Yoga Therapy e gli stati di meditazione

Un principio fondamentale dello yoga è che diventando più consapevoli guariremo e realizzeremo la nostra integrità essenziale e sapremo supportare tale integrità. Lo Yoga Therapy yoga è un processo che inizia con l’imparare a prestare attenzione in modi specifici e sottili.
In circostanze normali, la nostra attenzione è spesso dispersa e casuale; le nostre percezioni non addestrate sono influenzate dai condizionamenti delle esperienze passate, valori, atteggiamenti, convinzioni, obiettivi e altro ancora. E dirigiamo la nostra attenzione al mondo al di fuori allontanandoci dalla nostra auto realizzazione e causando sofferenza.
Con lo yoga iniziamo a prestare attenzione e sia la pratica fisica delle asana che quella respiratoria ci preparano alla meditazione.
Il primo stadio della meditazione nello yoga è pratyahara, che possiamo tradurre come il ritiro dei sensi. Un terapista yoga therapy potrebbe aiutarti a muoverti verso questo stato chiedendoti di concentrarti sul suono o di osservare il tuo respiro senza cambiarlo. Mentre dirigiamo l’attenzione lontano dal mondo esterno e ne restringiamo la portata, la nostra consapevolezza diventa più sottile.
Dharana, il passo successivo, si concentra su un oggetto con fermezza. L'”oggetto” può essere il respiro, la fiamma di una candela, un mantra, qualcosa di semplice, ma significativo. Dovrai focalizzare ripetutamente la tua attenzione sull’oggetto mentre la tua mente va alla deriva, e questo lavoro ti mantiene consapevole di te stesso, dell’oggetto e della focalizzazione della tua attenzione. Mentre pratichi dharana, diventi consapevole di qualcosa su te stesso che è costante e immutabile: il testimone interiore.
Nella fase successiva, dhyana, spesso tradotto come assorbimento, la distinzione tra te stesso e l’atto di meditare si fonde. Alla fine ci sei solo tu e l’oggetto della meditazione. Sintonizzarsi sull’eterno momento presente dissolve la paura e l’ansia, che richiedono entrambe un senso del passato e del futuro. Diventare consapevoli in questo modo ha effetti profondi, ma come per ogni esperienza soggettiva, le parole sono insufficienti e l’esperienza è necessaria per comprendere.
Lo stadio finale della meditazione nello yoga è chiamato samadhi, o integrazione.

Rita Casadio, 21 maggio 2023