Un ritiro è un momento intenso nel quale entriamo in contatto con noi stessi, ci ritroviamo, ritorniamo ad ascoltarci.
Potremmo accorgerci di esserci allontanati da noi stessi e dal nostro cuore; è allora che un senso di separazione ci pervade e ci fa sentire frammentati e disconnessi. Infelici.
Tre passi per ritornare al cuore
Durante un ritiro compiamo i passi per ritornare a noi e pratichiamo la ricezione della pace profonda e della quiete che si trovano nel silenzio. Possiamo imparare ad essere ricettivi e sentire questa pace nel nostro cuore.
Mentre pratichiamo la ricezione del silenzio ci apriamo sempre di più al nostro essere più profondo, all’essenza del nostro cuore; é allora che siamo pronti per compiere i tre passi fondamentali per ritornare al cuore.
Lasciare andare
Iniziamo la meditazione lasciando andare tutto ciò che è nel nostro cuore. Qualunque cosa pensiamo durante la nostra giornata è ciò che portiamo nel cuore. Quando lasciamo andare, iniziamo a svuotare e ad aprire il nostro cuore. La mente impegnata gradualmente si calma. La nostra consapevolezza sta tornando al nostro cuore, morbida, libera, infinita e naturalmente calma. Anche il cuore diventa calmo e si fa spazioso per accogliere ciò che potrà arrivare.
La vastità interiore
Quando arriviamo al vuoto della mente, il cuore si apre alla vastità interiore. Questa presenza è la nostra vera natura. Libera da molti pensieri, la nostra consapevolezza si diffonde nell’illimitatezza del nostro vero essere. Il nostro cuore allora ci sembrerà uno spazio infinito, dove tutto è possibile.
Imparare a ricevere
Mentre riposiamo nelle profondità della nostra consapevolezza in espansione, abbiamo un’esperienza diretta del nostro cuore infinito.
Qui c’è pace, calma, serenità, amore, apertura, presenza dell’essere. Questi sono i tesori che ci sostengono dall’interno, i tesori più preziosi che possiamo incontrare nella nostra vita. Assorbiamo e riceviamo questa presenza radiosa dai luoghi più intimi del cuore, diventiamo uno con essa, riconosciamo finalmente la nostra umanità e questo ci apre alla gratitudine e alla compassione infinite.
Rita Casadio, 22 gennaio 2025