Il nostro sistema nervoso ha la funzione di auto conservarci: ci informa quando qualcosa non funzione agisce di conseguenza. Abbiamo brividi quando è freddo, sudiamo quando è caldo. In situazioni particolari quando ci sentiamo minacciati o quando la vita ci richiede di agire prontamente, il sistema nervoso entra in azione e ci fornisce una forte carica energetica che ci rende più consapevoli nel corpo e pronti per l’azione. Quando il pericolo è passato, il livello di energia ritorna ad una soglia di normalità.
A volte però se il sistema nervoso è sopraffatto e non riesce ad intervenire; quando è troppo non riesce più a reagire, non si attiva quella carica che una volta attivava crea una pronta reazione utile per affrontare la situazione di quel dato momento. Si è incapaci di ragionare lucidamente o di compiere azioni efficaci.
Ma l’energia non è assente, è bloccata! L’azione di re-azione non portata a compimento si trasforma in energia bloccata.
Dunque quando il sistema nervoso è oppresso diventiamo incapaci di agire e di trionfare sulle situazioni.
Questa non re-azione crea un’implosione di energia che si ripercuote in ogni aspetto della mente, del corpo e dello spirito, rimanendo imprigionata nel corpo, creando schemi ripetitivi che interferiscono sul normale flusso delle esperienze della vita.
Un buon lavoro corporeo – Hatha Yoga, Kundalini Yoga, antiche pratiche taoiste, pranayama e molto altro – é utile per risolvere i blocchi fisici derivati da un sistema nervoso sovraccarico, ed è utile anche a riportare equilibrio nel sistema nervoso stesso.
Riportare la nostra attenzione al corpo è già una piccola cura; attivare un movimento consapevole che, anche attraverso il respiro, agisce sul sistema nervoso centrale e periferico per distenderlo, rilassarlo e tonificarlo può darci risultati sorprendenti. Il corpo può ritornare a fluire libero dalle energie bloccate e consapevole.
Rita Casadio | 8 maggio 2020