La meditazione e l’acqua: riconnetterci all’acqua

Prima di immergerci nell’acqua è importante riconoscere  il valore dell’acqua e donare all’acqua il dono della nostra attenzione per ritrovare con essa l’antica connessione.

Siamo stati anfibi prima che essere umani e l’acqua è stato il nostro ambiente naturale; se lo ricorda bene il nostro sistema limbico che ancora oggi provoca la risposta agli stimoli dell’ambiente che ci circonda.
Istintivamente abbiamo mantenuto una grande affinità con l’acqua, affinità che esiste ed è sempre presente, anche quando non ne siamo consapevoli.  Ed è per questo che la sola vicinanza all’acqua induce in noi un senso di calma e di pace.
Occorre sviluppare e mantenere la nostra affinità con l’acqua; è una qualità  preziosa, antica che ci riavvicina al nostro stato naturale.

Meditazione per ritrovare la tua connessione con l’acqua

Prima entrare in acqua meditiamo sul cuscino, per ritrovarci e ristabilire l’antico contatto con l0acqua.
Preparazione: poni davanti a te un recipiente non troppo grande, di vetro  o di ceramica di spessore sottile. Riempi il recipiente di acqua e lo poni di fronte a te.
Posizione: seduto a gambe incrociate, con la schiena eretta e il mento leggermente rivolto verso il petto in modo che le cervicali siano in linea con la colonna vertebrale.
Mudra: le mani sono appoggiate sulle ginocchia con i palmi rivolti verso l’alto.

Porta l’attenzione alle  narici e noti come l’aria entra ed esce dalle narici. Nota il leggero sibilo, un suono sottile e delicato, che le narici emettono quando l’aria entra e l’aria esce. Diventa intimo con questo suono, ti ‘accordi’ con esso, e con esso fluisci nel respiro. Non c’è nulla da fare se non seguire il flusso del respiro e abbandonarti al leggero suono del tuo respiro e al tenue movimento che accade nelle narici quando l’aria entra e l’aria esce.
Appoggia ora la tua attenzione alla fontanella, il punto più alto posto in cima alla nostra testa e immagina che dalla fontanella esca un piccolo zampillo di acqua chiara e trasparente; quando espiri questo zampillo d’acqua si getta nell’acqua vicino a te, quando inspiri l’acqua che è vicino a te si trasforma in aria.
In pratica inspiri dall’acqua, espiri nell’acqua. Il flusso del respiro sarà lungo, lento e profondo, senza interruzioni.

Lo sguardo: gli occhi sono morbidamente chiusi. Lo sguardo interno si appoggia sulla fontanella.
Tempo: da 7 a 11 minuti per 7 giorni.

Al termine della pratica rimani per qualche attimo immobile, in ascolto con gli occhi aperti e nota nei giorni successivi se accade qualche movimento particolare fra te e l’acqua.

Per info su I Rituali dell’acqua & La meditazione in acqua: info@meditationlounge.it | 380 3678354
Rita Casadio |Settembre 2017