Dormire bene: quanto è davvero importante? E quanto influisce il sonno – o la sua mancanza – su di noi?
Il sonno é uno dei pilastri del benessere. Tuttavia, i disturbi del sonno rappresentano ormai un’epidemia globale, che non risparmia neppure i paesi in via di sviluppo
Le conseguenze della prolungata carenza o mancanza di sonno sono sempre più evidenti alla comunità scientifica e medica: perdita di memoria, disturbi dell’apprendimento, disturbi dell’umore, deficit motori e problemi mentali sono solo alcune delle condizioni spesso associate ai problemi legati alla sfera del sonno.
Nella speranza di risolvere o alleviare il problema, milioni e milioni di persone nel mondo ricorrono ai farmaci sintetici, ma lo yoga ci propone un approccio diversificato e complesso per comprendere e affrontare i disturbi del sonno, approccio che attinge ad una saggezza antica e alla saggezza antichissima che può comunque abbracciare le più recenti scoperte della neuro scienza. Occorre instaurare abitudini nuove nel nostro quotidiano e avere un approccio metodico per portare benefici alla nostra qualità del sonno.
Lo yoga ci insegna a promuovere una corretta igiene del sonno con il supporto della pratica quotidiana e con la messa a punto di uno stile di vita che influenza in modo positivo lo stato generale della salute.
Fra le posizioni principali che lo yoga suggerisce, Viparita Karani è un’asana anti-stress che aiuta a liberare la mente dalle preoccupazioni e stimola la circolazione. La si può eseguire con l’ausilio di una parete come appoggio per le gambe, oppure completamente a corpo libero. Da sdraiati sulla schiena, le gambe vengono sollevate con i piedi a martello e le braccia distese a croce. La posizione può essere mantenuta per alcuni respiri e deve essere sciolta lentamente, portando dapprima le ginocchia verso il petto ed abbracciandole sollevando le braccia, prima di distendersi.
La posizione di Savasana rappresenta l’asana di rilassamento per eccellenza. È adatta al rilassamento profondo e allo Yoga Nidra, particolarmente consigliato in caso di insonnia. La si esegue sdraiandosi sulla schiena e divaricando leggermente le gambe e le braccia. La colonna vertebrale deve essere completamente distesa a terra, i palmi delle mani sono rivolti verso l’alto e le punte dei piedi sono rilassate, ma si dirigono leggermente verso l’esterno. Può essere d’aiuto, infine, posizionare un cuscino al di sotto della testa.
Rita Casadio, 3 maggio 2023